Agatha Raisin – La freccia funesta
M.C. Beaton , R.W. Green
Si può finire ammazzati in molti modi, però ritrovarsi cadavere in mezzo a un bosco, con una freccia nel petto e i pantaloni abbassati, è un modo di certo assai originale… L’ispettore Wilkes non ha dubbi che si sia trattato di un terribile incidente: la vittima è stata colpita da una freccia scoccata nel corso di una dimostrazione di tiro con l’arco, avvenuta durante una fiera locale. Come al solito, però, Agatha non è d’accordo: è stata lei a trovare agonizzante sir Godfrey Pride, un ricco possidente della zona, e l’uomo, prima di esalare l’ultimo respiro, ha disperatamente tentato di dirle qualcosa. Quindi si tratta di omicidio, dichiara. E, sorprendentemente, Wilkes le dà ragione: sì, sir Godfrey è stato assassinato… ma dalla stessa Agatha, che si era lasciata convincere a provare l’ebbrezza del tiro con l’arco. Determinata a scagionarsi e a trovare il vero assassino, Agatha è costretta a infilare le mani in quel nido di vipere che è la famiglia di sir Godfrey, scoprendo, tra l’altro, che era tutt’altro che un cittadino esemplare. E, nel frattempo, deve pure evitare di essere la prossima vittima...
Un'occhiata le confermò che quelli erano proprio gli sbiaditi pantaloni in velluto di sir Godfrey Pride. Il vecchio era disteso ai piedi dell'albero, con un rivolo di sangue che gli usciva dalla bocca, e aveva una freccia conficcata nel petto. Agatha aveva visto cadaveri a sufficienza per arrivare alla conclusione che sir Godfrey era morto. Poi il vecchio tossì e ansimò. Era vivo! 'Riesce a sentirmi, sir Godfrey? Non si muova. Adesso chiamo i soccorsi.'
