L'ora del delitto
M.C. Beaton , R.W. Green
Avere la propria agenzia investigativa accanto a un antiquario può avere i suoi vantaggi estetici, ma a dare troppa confidenza si rischia sempre qualcosa. Per esempio di essere trascinati a un’asta di polverosi cimeli, come fa appunto il signor Tinkler – il proprietario del negozio – con Agatha, che accetta l’invito con grande riluttanza. La noia sta per sopraffarla, quando d’un tratto si accende una furiosa gara al rilancio, in cui lei si lascia coinvolgere… finendo così per aggiudicarsi un bell’orologio da tavolo. La soddisfazione, tuttavia, non dura a lungo: poco dopo l’asta, infatti, il signor Tinkler viene ritrovato morto nel suo negozio, e Agatha comincia a ricevere strane minacce di morte, in apparenza scritte da un appassionato di enigmistica. In più, gli esercizi commerciali della zona sono colpiti da un’ondata di furti, su cui lei è subito chiamata a investigare. C’è un filo che lega tutti questi eventi? E se questo filo passasse proprio per quel contesissimo orologio? Agatha è decisa a scoprirlo, per dovere professionale, per vendicare l’amico morto, ma soprattutto per incastrare chi minaccia di farle fare la stessa fine.
'Signor Tinkler, sono qui per vedere se ha riparato l'orologio', disse Agatha, facendosi strada nel negozio. 'Signor Tinkler, dov'è?' Dietro un paravento decorato, l'antiquario era accasciato su una poltrona, con un rivolo di sangue che gli colava dal naso. 'Signor Tinkler!' esclamò lei, poi tastò il collo e il polso dell'amico, alla ricerca di un battito che però non c'era più.