Agatha Raisin – Campane a morto
M.C. Beaton
Le campane della chiesa di St Ethelred sono l’orgoglio dell’idillico villaggio di Thirk Magna, nei Cotswolds. E lo stesso si può dire dei campanari, un gruppetto guidato dalla gemelle Mavis e Millicent Dupin, che da qualche tempo si stanno esercitando per accogliere al meglio il vescovo in vista pastorale. Ma l’ansia gioca brutti scherzi e le gemelle sono così preoccupate che tutto vada per il meglio da costringere i campanari a esercitarsi sino allo sfinimento… al punto che Joseph Kennell, un avvocato in pensione, finisce per gridare loro di avere “voglia di ucciderle”. Così, quando la casa delle due viene svaligiata e Millicent è trovata morta, i sospetti ovviamente ricadono su di lui, e il campanaro-avvocato incarica Agatha Raisin di scagionarlo. Tra invidie di paese, parroci maneschi e giornalisti d’assalto, Agatha dovrà stare davvero… in campana per individuare l’assassino.
L’urlo fu agghiacciante. Si levò dalla cripta e fece alzare in volo gli uccelli appollaiati sugli alberi del camposanto, che fuggirono nel cielo tempestoso. Sembrava l’urlo di Fay Wray nel primo King Kong. L’indomani a Moreton-in-Marsh, a dieci chilometri di distanza, la gente avrebbe giurato di aver sentito quell’urlo tremendo.