Rassegna Stampa

L'espresso

Mario Fortunato – Eterea Londra

L’Espresso, 28 agosto 2013

Ho scritto nel recente passato, su queste colonne, che Margaret Drabble è una notevole scrittrice inglese (classe 1939), che meriterebbe maggiore attenzione in Italia: a quanto pare, la casa editrice Astoria la pensa alla stessa maniera e ora manda in libreria, dopo L’ostacolo di Rosamund, Voliera estiva (traduzione di Marina Morpurgo, pp. 237, € 17).
Si tratta di un romanzo del 1963, l’esordio letterario dell’autrice, che ci riporta di peso nell’atmosfera divertente e piena di energia di quegli anni londinesi, quando erano già nell’aria le canzoni rivoluzionarie dei Beatles, Mary Quant disegnava le prime minigonne e il mondo occidentale scopriva che la gioventù non è solo uno stato anagrafico. Di quel tempo illusorio e irrevocabile, il racconto vivace, divertente e colorito di Margaret Drabble ci restituisce perfettamente il sound, come diceva Tondelli a proposito di altre e non meno irrevocabili stagioni, raccontando in prima persona la storia di Sarah, appena uscita da Oxford con un’inservibile ma prestigiosa laurea e sbarcata nella Capitale britannica con neanche un penny in tasca, e forse sottilmente invidiosa della sorella Louise che ha appena sposato, dall’alto della sua bellezza imperturbabile, il ricco scrittore Stephen Halifax, una specie di trombone dietro cui si nascondono parecchi personaggi veri dell’epoca.
La scrittura di Drabble è veloce, piena di sense of humour e per niente pretenziosa. Con l’aria di compilare un romanzetto leggero e programmaticamente divertito, in realtà fotografa con lampante sicurezza i tic e i vizi di una stagione tanto rimpianta quanto aleatoria.

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