
Donna e donna, e le loro ferite
La lettura, 15 maggio 2016
Quando due donne si incontrano e si riconoscono «a pelle», di mezzo c’è
sempre non un uomo, ma una storia. Nel caso di Si può tornare indietro (Astoria,
pp. 216, € 16) di Ada Murolo, la «S» è maiuscola: è il 1954, data in cui
Trieste torna all’Italia. Berta e Alina si ritrovano entrambe ferite ma con tagli
diversi: l’una con pene d’amore, l’altra con un pezzo di vita lasciata nei campi
di concentramento. La storia fa il resto.