
Perché un prologo così non l’avete mai letto
Marie Claire, 5 dicembre 2014
“Sai come parla la gente quando ha subito uno shock. Dicono cose che in altre circostanze non direbbero mai. (…) Mi raccontarono troppo. Vorrei non l’avessero fatto”. Omelia funebre, volontà di Dio. La festa inizia con il dopo cataclisma: la conta dei morti e di quello che resta dopo la frana che ha travolto un albergo decrepito sulla costa della Cornovaglia e con esso tutti gli ospiti. Solo che. Solo che, cos’è successo veramente? Chi è morto? Chi no? Ritmo incalzante e struttura a ritroso per un’opera che si legge d’un fiato e conferma – come se ce ne fosse bisogno – che come sono davvero fatte le persone lo si capisce solo nei momenti critici.