Il fantasma e la signora Muir
R.A. Dick
Sono poche le alternative per una giovane vedova senza un soldo e con due figli piccoli, se non accettare la carità dei parenti e vivere praticamente al loro servizio. Ma Lucy Muir non ha intenzione di essere tiranneggiata dalla suocera e dalla cognata, rimanendo silenziosa e invisibile nel suo angolino. Perciò, quando le si presenta l’occasione di affittare – per pochissimo! – il pittoresco Gull Cottage, in riva al mare, la prende al volo. Ma c’è un motivo per cui nessuno, prima di lei, ha resistito a lungo in quella casa, e quel motivo è la presenza del fantasma del precedente proprietario, il capitano Gregg. Sboccato e fanfarone, sicuro di sé ma, in fondo, dal cuore d’oro, il capitano mal sopporta di avere coinquilini… in carne e ossa. Lucy, però, a differenza degli altri, non si fa spaventare dal fantasma, anzi finisce per apprezzarne la vivace compagnia; e allo stesso tempo il capitano Gregg trova uno scopo nell’aiutare la determinata, indipendente vedova a rifarsi una vita. Nasce così tra loro un’amicizia che si trasforma in un sentimento ben più profondo e tenero, anche se impossibile. Oppure no?
'Va bene, lei verrà a vivere qui. Se promette di lasciarmi la mia camera', disse il capitano Gregg.
'Ma se lei si tiene la camera migliore, dove dormirò io?' chiese Lucy.
'Anche lei nella camera migliore…
'Ma…'
'Per l'amor del cielo, perché no? Io non ho più un corpo...'
'Il problema è che lei non è in cielo', ribatté Lucy.
'Si fidi. Non comprometterò la sua reputazione. Bene, quindi è deciso. Buonanotte.'
'Non è ancora deciso proprio nulla!' gridò Lucy, ma ricevette in risposta solo il sibilo del vento e il rumore delle onde.