La Villa delle 'nzalore

In una Sicilia afflitta dalla miseria e sconvolta dallo scoppio della Seconda guerra mondiale, gli abitanti di Monteforte, un paesino arroccato sui monti Iblei, cercano di non essere trascinati via dalla piena della Storia. Tra loro c’è il giovane Sebastiano, che assiste attonito alla chiamata alle armi del padre e dovrà frequentare il collegio militare. E c’è anche Mariannina, che dopo aver detto addio al suo primo amore, anche lui mandato al fronte, sposa a malincuore il barone di Villastella. È proprio nella sua tenuta di campagna, la Villa delle ’nzalore, diventata un rifugio per gli abitanti di Monteforte sfollati dai bombardamenti, che i destini di uomini e donne s’incrociano di nuovo e si legano indissolubilmente. E, mentre la fine della guerra si avvicina, il futuro di ognuno resta incerto e tutto da scrivere…
Sullo sfondo di un immaginario – ma verissimo e vivacissimo – angolo di Sicilia, Laura Lanza racconta con slancio e commozione le tragedie e le speranze degli ultimi. E, mentre ci fa rivivere il passato, illumina di una luce vivida e inattesa anche il nostro presente.


Sebastiano ce lo aveva chiaro: la guerra c'era da sempre.
Era fatto che non si poteva mettere in discussione.
C'era sempre stato un giorno prima della guerra e ci sarebbe stato un giorno dopo la guerra, ma quella, la guerra, sempre in mezzo stava.

Laura Lanza crea un incisivo impasto, originale e comprensibilissimo, di lingua italiana e dialetto […] che accende la pagina di colori e suoni.

Franca Cavagnoli, L'Indice

In una Sicilia afflitta dalla miseria e sconvolta dallo scoppio della Seconda guerra mondiale, gli abitanti di Monteforte, un paesino arroccato sui monti Iblei, cercano di non essere trascinati via dalla piena della Storia. Tra loro c’è il giovane Sebastiano, che assiste attonito alla chiamata alle armi del padre e dovrà frequentare il collegio militare. E c’è anche Mariannina, che dopo aver detto addio al suo primo amore, anche lui mandato al fronte, sposa a malincuore il barone di Villastella. È proprio nella sua tenuta di campagna, la Villa delle ’nzalore, diventata un rifugio per gli abitanti di Monteforte sfollati dai bombardamenti, che i destini di uomini e donne s’incrociano di nuovo e si legano indissolubilmente. E, mentre la fine della guerra si avvicina, il futuro di ognuno resta incerto e tutto da scrivere…
Sullo sfondo di un immaginario – ma verissimo e vivacissimo – angolo di Sicilia, Laura Lanza racconta con slancio e commozione le tragedie e le speranze degli ultimi. E, mentre ci fa rivivere il passato, illumina di una luce vivida e inattesa anche il nostro presente.


Sebastiano ce lo aveva chiaro: la guerra c'era da sempre.<br/>Era fatto che non si poteva mettere in discussione.<br/>C'era sempre stato un giorno prima della guerra e ci sarebbe stato un giorno dopo la guerra, ma quella, la guerra, sempre in mezzo stava.

Laura Lanza crea un incisivo impasto, originale e comprensibilissimo, di lingua italiana e dialetto […] che accende la pagina di colori e suoni.

Franca Cavagnoli, L'Indice