Rose Macaulay

Una scrittrice di tutto rispetto e donna che si muoveva perfettamente a proprio agio negli ambienti letterari e intellettuali, le rimase però un’insofferenza per alcuni aspetti della vita del tempo
Nata in Inghilterra nel 1881, Rose Macaulay si trasferì con la famiglia in Liguria all’età di sei anni per problemi di salute della madre. Gli anni trascorsi in Italia – educata a casa la mattina e lasciata libera con i suoi fratelli di stare all’aria aperta e fare i bagni nel pomeriggio – furono per lei anni importanti, che la spinsero a considerare noiosi e insopportabili i ruoli rigidi che la sua epoca stabiliva per le donne.
Tornata in Inghilterra, a quattordici anni, Rose venne mandata a scuola e poi all’università e, sebbene fosse diventata molto presto una scrittrice di tutto rispetto e una donna che si muoveva perfettamente a proprio agio negli ambienti letterari e intellettuali, le rimase un’insofferenza per alcuni aspetti della vita del tempo, che la portò, a fronte di un lunghissimo e stabile rapporto con uno scrittore già sposato, a non sposarsi, a non volere dei domestici fissi – “Se proprio uno volesse una governante, non si vede perché non potrebbe essere un uomo invece di una donna,” disse, suscitando uno scandalo nella società degli anni venti – e a mangiare fuori per evitare di dover cucinare.
Nel 1958, anno della sua morte, fu nominata Dama Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico. In tutto scrisse 36 volumi, di cui 23 opere di narrativa e poi saggi e libri di viaggio.