Molly Keane

Molly Keane
“Cominciai a scrivere perché a 17 anni il medico disse che c’era la possibilità che avessi la tubercolosi e dovevo stare a letto. Non c’era proprio niente da fare, nessuno mi prestava attenzione e quindi mi misi a scrivere.”

Molly Keane (1904-1996) nacque in una famiglia protestante irlandese, appartenente al ceto della nobiltà rurale, sempre più immiserito dalla creazione nel 1921 dello Stato Libero d’Irlanda. Ignorata dai genitori e contornata da un ambiente in cui leggere era considerato sconveniente, era a sua volta incolta, se non per una forte ammirazione per Shakespeare e Jane Austen. “Cominciai a scrivere perché a 17 anni il medico disse che c’era la possibilità che avessi la tubercolosi e dovevo stare a letto. Non c’era proprio niente da fare, nessuno mi prestava attenzione e quindi mi misi a scrivere.”
Non volendo che i suoi amici sapessero che scriveva, utilizzò tra il 1928 e il 1961 uno pseudonimo: M.J. Farrell. Nel 1961 morì all’improvviso l’amatissimo marito e per vent’anni fu il silenzio. Poi nel 1981 pubblicò con il proprio nome Le buone maniere, finalista al Booker Prize, cui seguirono altri due romanzi.
I temi di Molly Keane sono ampli, universali, quasi shakespeariani: eredità, sopravvivenza, amore famigliare, lotte intergenerazionali, funerali, tradimenti, matrimoni, adulteri, assassini. E meglio di chiunque altro scrive sulla relazione madre-figlia.

Titoli di Molly Keane pubblicati da astoria

Rassegna stampa

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