A un passo dalla felicità. Una resa dei conti con la depressione Daphne Merkin

Daphne Merkin A un passo dalla felicità. Una resa dei conti con la depressione
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“Provate solo a immaginare di dire la verità sul vostro stato d’animo nel corso di un ritrovo sociale, quando tutti si aggirano con un bicchiere di vino in mano:
‘Come stai?’
‘Non bene. Parecchio depressa, in effetti. Mi alzo a stento dal letto. Non ho idea di quel che è successo ultimamente nel mondo, e non mi interessa neanche.’
Chi ha voglia di ascoltare una cosa del genere?”

Nel mondo soffrono di depressione 350 milioni di persone; nel 2017 è stato stimato che in Italia 4,5 milioni soffrono di depressione. “Eppure questa è una tristezza di cui nessuno sembra aver voglia di parlare in pubblico, neppure in questa nostra Era dell’Indiscrezione.”
Merkin mette in luce differenze assai interessanti: il modo in cui uomini e donne presentano la depressione, per esempio. E poi, dice sempre l’autrice, un conto è se di depressione soffre una figura eroica, come Winston Churchill che combatteva contro Hitler cercando al tempo stesso di convivere con i propri demoni, un altro è se tu sei uno dei milioni di anonimi sofferenti che cercano di vivere il meglio che possono mentre combattono gli stessi demoni.

“Da anni, ormai, cerco un resoconto di questa battaglia contro la depressione che sia simile alla mia, e non l’ho mai trovata. Sto scrivendo questo libro in parte per colmare questo vuoto, per descrivere dall’interno cosa significa soffrire di depressione clinica, in un modo che spero possa aiutare chi ne soffre e gli spettatori di questa sofferenza, amici o familiari che siano.
La mia speranza è di aumentare la mia possibilità di sopravvivenza se capisco bene cosa c’è in gioco: la mia vita come ho cominciato lentamente a costruirla io, non quella che è stata costruita dagli altri.”