Angela Thirkell

Ciò che rende i romanzi della Thirkell assolutamente irresistibili è il loro umorismo
Angela Thirkell, oggi relativamente sconosciuta, non è certo familiare ai lettori come lo sono Anthony Trollope, Nancy Mitford o Barbara Pym, ma in vita i suoi libri furono dei best seller. Tuttavia non solo per questo la ripubblicazione delle sue opere merita tutta la nostra attenzione.
Vissuta tra il 1890 e il 1961, donna inquieta, cominciò a scrivere per ragioni economiche mentre viveva in Australia con il secondo marito: articoli, racconti, pezzi per la radio. Nel 1929 abbandonò il marito (“Senza mariti la vita è più semplice”), tornò in Inghilterra e là si diede alla narrativa, scrivendo romanzi ambientati nel Barsetshire, la contea inventata da Trollope quasi cent’anni prima.
Il mondo che descrive è la campagna inglese degli anni venti. Per le classi medio-alte era ancora un buon periodo: vivevano in grandi case, avevano ancora servitù, sebbene non numerosa come prima della guerra, e si intrattenevano con commenti buttati là con stile, in cui l’esagerazione giocava un gran ruolo.
Ma ciò che rende i romanzi della Thirkell assolutamente irresistibili è il loro umorismo. I problemi che occupano le menti dei suoi personaggi sono tipici della vita di campagna: antipatie e faide, ambizioni romantiche, raduni sociali durante i quali le persone hanno scambi folgoranti. Nel leggerli siamo presi dalle stesse questioni che illuminano i romanzi di Jane Austen: chi sposerà chi? Quale uomo verrà catturato e quale riuscirà a scappare? Quali fraintendimenti sorgeranno?